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mercoledì 25 agosto 2010

In direzione ostinata e contraria.

In direzione ostinata e contraria. 

Fiore Marro: Caserta 18 marzo 2008 .
 
Rubo al grande Faber il titolo di questo mio brano che ritengo il più appropriato per descrivere la scelta di campo non convenzionale di tutti noi innamorati delle Due Sicilie.
Scegliere la rotta dell’identitarismo duosiciliano è indubbio una posizione tenace ed ostile, contro il tempo e contro la tangibilità che ci circonda una direzione appunto ostinata e contraria .
Nell’epopea anglofona che è finalizzata al lucro e basta, cosa siamo noi? Un mondo sconfitto senza dubbio, però un mondo diverso, un mondo che mette al centro delle cose il rispetto per l’uomo, la persona innanzitutto,la deferenza per la vita, la tradizione, la famiglia, l’amicizia, un mondo che comincia a risollevarsi dalla crosta della disfatta, ancora incerto, carente, disorganizzato, ma rinsavito e con una buona dose di coraggio, solo con il coraggio si può affrontare una direzione ostinata e contraria.
Tutto quello che ci circonda causa uno iato disarmonico tra le “cose” che viviamo e quelle che cerchiamo, tra la vita che reggiamo e quella che sogniamo. A tratti cogliamo le ragioni di una scelta ma solo a tratti e minimamente per il momento. Anche se è bello guardare talvolta dall’alto gli altri e sentirsi un intersezione tra follia ed ideale incrollabile , per un attimo solo immaginate voi affezionati che cosa saremmo stati senza questa “malattia” identitaria. Il nulla che riscontriamo negli occhi di tanti altri.
Ancora oggi a distanza di mezzo secolo subiamo più disfatte che lembi di territorio conquistato , in molti si arrendono, abbandonano il campo di battaglia e per un penoso disagio accusano l’immobilismo altrui come giustificazione della loro resa .
Avere letto quattro libri e qualche articolo a nostro favore ha dato alla testa ad alcuni adepti della Causa duosiciliana, l’indignazione e la riscoperta del furto subìto spinge esageratamente, certo per il forte senso identitario, taluni nostri a pigiare sul tempo della riconquista in maniera eccessiva e difforme rendendo così il nostro cosmo sfilacciato ed assolutamente inadeguato al competere freddamente con l’altra parte del mondo.
No, noi siamo una Nazione!
Il nostro compito è quello della rammendatura dell’ uomo delle Due Sicilie, nostro compito è ripristinare nella testa della nostra gente l’idea del ristabilimento degli antichi confini del nostro Stato, spargere l’humus dell’appartenenza, quindi nessun separatismo ma riedificazione della Patria Napolitana.
Tutto questo è ancora lontano dal divenire.
Ma le nuove generazioni sono la speranza.
I giovani che hanno sfilato in questi ultimi tempi con i nostri vessilli bene in vista, quelli che hanno manifestato il dissenso ai festeggiamenti dell’ invasore, quelli che urlano la loro rabbia per le impudicizie causate alla nostra terra, alla nostra gente sotto l’egida dell’attinenza duosiciliana. La nuova generazione che coglie il seme dei Vitale, dei Manna, degli Alianello, dei Barone e che raccoglie il frutto di noialtri.
La nostra futura vittoria.
Forza e onore
Fiore Marro
Segretario Nazionale
Comitati Due Sicilie

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