venerdì 17 dicembre 2010
Angelo Pascariello: recnsione di "Un'anima divisa in due" di Fiore Marro
Si tratta, in pratica, di un romanzo che va alla radice della nostra storia, un racconto che si lascia leggere con attenzione e piacere, pagine che Fiore Marro ha scritto con la passione di chi crede in quello che sta facendo: un forte recupero della memoria storico-culturale del Mezzogiorno d'Italia.
"Un'anima divisa in due": un racconto che si sviluppa nel periodo immediatamente successivo all'unità d'Italia, a partire dal 1860 fino ad arrivare agli inizi del Novecento, in cui Marro prende a pretesto le vicissitudini di un uomo, Michele Pace, che viaggia alla ricerca delle proprie origini dopo che la sua famiglia è stata distrutta da una guerra civile impetuosa e violenta.
Voglio evidenziare come, nel girovagare di questo uomo, distrutto dal dolore, l'autore esalti particolari valori etici che oggi vengono indebitamente trascurati a causa di uno scellerato progresso che non deve affatto contrapporsi a quella che è la crescita sana che ognuno di noi tende a raggiungere quale scopo della propria vita. Leggendo, dunque, "Un'anima divisa in due", possiamo e dobbiamo riscoprire questi ideali affinché diventino quotidiano monito per le nostre azioni.
Angelo Pascariello
Sindaco della Città di San Nicola la Strada
lunedì 13 dicembre 2010
La fine dei vinti! Giovanni D'Avanzo, da gendarme a brigante - Prefazione di Valentino Romano
mercoledì 27 ottobre 2010
Fiore Marro al congresso regionale MPA, pronti a scendere in pista alle comunali 2011
San Nicola La Strada: Fiore Marro e le Due Sicilie al congresso regionale MPA, pronti a scendere in pista alle comunali 2011
martedì 26 ottobre 2010
Appunti disordinati di viaggio nelle Due Sicilie e dintorni: Terzigno
Di Fiore Marro
Caserta 26 Ottobre 2010
Avevamo promesso la nostra presenza, alle due mamme vulcaniche venute al congresso Mpa, avevamo comunque l’esigenza di andare, Fabrizio Sorrentino ci ha tartassati finché non gli abbiamo detto di si, abbiamo quindi toccato con mano , rendendoci conto dei danni subiti dal territorio e scorto lo stato di disagio ma pure di forte dignità della nostra gente di Terzigno e di Boscoreale.
Si era deciso di non portare simboli duosiciliani, per non strumentalizzare la situazione, quello di Terzigno è un vero Trouble, l’unico compito possibile è stare accanto a loro per qualche lasso di tempo, solidarizzare, sostenere, farsi vedere da loro, per fargli capire che non sono soli, in questa battaglia per la vita,ma in verità sia io che i miei compagni di ventura eravamo muniti di vessilli borbonici, ma che poi sono rimasti ben riparati nelle nostre tasche.
Avevamo deciso di andare domenica mattina, ma la sera prima una telefonata di Nando Dicè, ci invitava ad evitare azioni slegate, loro di Insorgenza ed altri gruppi si radunano a Castellammare di Stabia attorno alle ore 17, decidiamo di partecipare ed unirci a loro.
Lungo la strada noto, con disagio e molto disappunto, alberi abbattuti, poi lenzuola con sopra scritto frasi di protesta, che dal bianco candido originale si sono trasformate in colore cammello .
Ma la condizione che sia i giornali, che le televisioni che alcuni “comunicatori telematici” dipingono da alcuni giorni, strillando e sbraitando ai quattro venti, violenze, oltraggi e altre menate simili, non è parsa così come la raccontano.
Al primo rifugio, ci viene incontro un signore molto anziano che ci porge un foglio di poesie, pensieri, parole dolci e dure , ben messe assieme.
Proseguiamo a piedi fino alla famosa Rotonda di Terzigno,arriviamo al posto di blocco, i poliziotti del presidio si aprono in due fronti per farci passare, nessun fermo, nessun controllo, solo sguardi furtivi .
Arriviamo al centro della Rotonda, l’odore della munnezza pervade tutta la spianata ,la gente ci guarda con simpatia, una signora ci chiede ; Di dove siete? Noi veniamo da Caserta, da Carbonara di Nola, da Roma, da Salerno, da Marigliano, noto in lei e negli astanti un’ occhiata mista tra ringraziamento e commozione .
Fabrizio incontra una delle due signore conosciute il giorno prima, anche la donna in questione ringrazia con molta felicità ,Costantino si aggira tra la folla, macchina fotografica in mano, sono sue le foto che possiamo trasmettervi, la Nappa va via per prima.
Rimaniamo fermi, in piedi per lungo tempo, ascoltiamo le motivazione della gente,raccontano di un desiderio di semplice vita tranquilla , per se e per i loro figli,al solito tra queste persone che sono lì a manifestare solo per la salvaguardia ambientale e territoriale , si scorge qualche sciacallo politico per strumentalizzare la situazione, qualche saputello in cerca di gloria , rimangono comunque ignorati dai più, il problema della gente di Terzigno è vivere senza il timore di contagi, null’altro …
Poi arriva una colonna di autoblindati, camionette e furgoni di polizia, la gente risponde con pernacchie eduardiane, applausi di scherno, gesti da caserma , nessuna violenza, da parte nostra ed anche da parte delle forze dell’ordine.
Lo scherno è comunque l’arma dei “nostri”, come al solito , sono fiero che sia questo e non violenza e armi, ad un tratto mi hanno ricordato, i soldati borbonici a Gaeta, che alle bombe che facevano cilecca dei piemontesi, rispondevano con fischi e pernacchie , visto che le armi a loro disposizione erano scarse e poco potenti.
Si fa tardi, lasciamo il posto con rammarico, torneremo.
Fiore Marro
giovedì 7 ottobre 2010
martedì 5 ottobre 2010
Comitati Due Sicilie III Congresso nazionale: grazie per la fiducia e buon lavoro
di Fiore Marro Caserta 5 ottobre 2010
Forza e onore
giovedì 23 settembre 2010
Appunti disordinati di viaggio nelle Due Sicilie e dintorni: Isernia
lunedì 20 settembre 2010
Comitati Due Sicilie - Note prima del congresso di ottobre
Gli irlandesi : Ultimo “chador” contro l'Europa
Gli irlandesi : Ultimo “chador” contro l'Europa dalle consorterie bancarie, l'Unione europea per ciò progettata ...
Scuola dedicata a Ferdinando II di borbone
di Fiore Marro
Caserta 23 maggio 2010
Ho terso pure io come il giovane Werther una stilla, al calare del panno che copriva la scritta, che inneggiante sopra l’istituto di scuola pubblica è stata intitolata a Ferdinando II di Borbone, gli occhi del mio attiguo, l’immarcescibile e immancabile cavalier Giovanni Salemi, mentre riecheggiava maestoso l'inno di Paisiello, erano invece lucidi di gioia, chissà cosa ha pensato da la sù il nostro amato sovrano, certo un poco di balsamo alle tante ferite morali inferte dai soloni risorgimentalisti di tutte le risme, l’avrà senza dubbio avvisato.
Un grande bravo al coraggioso dirigente scolastico Vincenzo Giannone, fautore dell’iniziativa e organizzatore di un interessante convegno nel Teatro San Pietro di Scafati.
Tra i relatori è emersa la figura combattiva, romantica e coinvolgente di Edoardo Vitale, direttore dell’Alfiere, che ha coinvolto il pubblico presente in sala. Un evento di portata storica, svoltosi in un'atmosfera di entusiasmo e commozione, ha ribadito in un comunicato il relatore in questione, che sottoscrivo.
I nostri colori erano rappresentati da Erminio De Biase, Massimo Cuofano e Antonio Amitrano, ottimo momento di dialogo con i responsabili della Lega Sud per Le Autonomie Meridionali di Emilio Dolgetta, buon momento di affratellamento anche con gli amici di Ponticelli del sito Orgoglio Sud, su tutti la figura del mio amico Pietro Golia.
Credo che dopo le azioni identitarie che ci hanno visto protagonisti in questi tempi, tra Sciacca e Risposto, tra Fenestrelle e Valle di Maddaloni, l’evento di ieri è da annotare tra i momenti più alti per noi figli delle Due Sicilie.
Una giornata, quella di ieri in cui ci si è sentiti, in tanti, davvero orgogliosi di appartenere ad un grande, antico popolo, che sia Scafati l’inizio di un nuovo cammino di speranza!
Forza e onore
Fiore Marro
lunedì 6 settembre 2010
Bitonto, L'Alfiere e i Comitati Due Sicilie.
Messina, Naso e la Sicilia CDS
Messina, Naso e la Sicilia CDS
di Fiore Marro
Caserta 27 luglio 2010
C’era la necessità di essere presenti anche in Sicilia, certo, Armando Donato Mozer e Pino Marinelli , sono dei buoni rappresentanti dei CDS Sicilia , ma essere loro vicini era ed è un dovere ed anche un vero piacere.
Così domenica 25 luglio, grazie anche all'apertura di una nuova sezione, a Naso, in provincia di Messina, ad opera di Katiuscia Cormaci e Vincenzo Taranto, il sottoscritto e Davide Cristaldi, in veste di dirigenti nazionali, abbiamo accettato l’invito ad essere tra gli ospiti della presentazione di Naso come anche alla “spedizione” organizzata a Messina, da Mozer, alla ricerca del telegrafo ottico borbonico , nominato “Reginella”.
Ho avuto modo, finalmente, di poter stringere la mano, ad Armando Mozer, che tiene alto il nome dei CDS Messina, specie nell’allestimento della commemorazione della caduta della Cittadella di Messina.
A Messina abbiamo conosciuto, anche il più giovane degli iscritti ufficiali dei CDS, il giovanissimo, Giovanni Arigò, pupillo del nostro rappresentante provinciale messinese.
Ottima la compagnia identitaria di Messina, tutte persone molto interessanti, mi è d’obbligo citare tra gli altri, Stefano Bello, che per amore delle sue origini, ha lasciato il Veneto per venire a vivere in Sicilia, terra di estrazione della sua famiglia ed il cordialissimo Riccardo Ramaglia.
Una splendida mattinata, passata tra i monti Nebrodi, tra lezioni di storia borbonica e nuove considerazioni sul futuro meridionalista .
Un grazie ad Armando Mozer per avere scelto di stare con noi.
La presentazione della sezione CDS di Naso, è stata una delle tante gioie che dal 2007 ad oggi, noi che decidemmo di costituire i Comitati Due Sicilie, abbiamo assaporato.
Sono stato ospite dei dirigenti locali, davvero non ho parole per ringraziarli, di tanta generosità e tanto garbo, classico dei siciliani anche se la “pasionaria” Cormaci, ci tiene a sottolineare la sua origine calabrese.
Si è parlato, nel corso della presentazione del gruppo CDS Naso, di “tradizioni borboniche di Naso”,
Tra i relatori, la dottoressa Alessandra Grasso che ha esposto le Due Sicilie, in maniera davvero lucida e reale, un grande brava a lei.
Filippo Rifici, l’altro relatore, ho avuto modo di conoscerlo la sera prima, un giovane pieno di voglia di fare, tanta volontà, al servizio della Sicilia e spero anche delle Due Sicilie.
Naso è diventata casa mia, per la familiarità con cui sono stato trattato dai cari Vincenzo e Katia, ed anche dalle persone presenti alla conferenza.
Quando le luci della sala si sono spente, ed è calato il silenzio sulla splendida serata nasitana, io e Davide Cristaldi, ci siamo lanciati un’occhiata complice, che in sintesi, spiegava la sorpresa e la gioia di chi, per gli applausi e le pacche sulla spalla dei presenti all’evento, aveva scelto una strada alternativa, alternativa al gigionismo meridionalista, strada fatta di concretezza e abnegazione, senza proclami vuoti e assurdi e senza la tecnica della politica degli annunci, lealtà e realtà è la strategia dei CDS,ed i frutti cominciano a maturare, in Sicilia come negli altri posti.
Forza e onore
Fiore Marro