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venerdì 11 febbraio 2011
Contro il pedaggio della tangenziale di Napoli, i filoborbonici in corteo con le auto
(di Nunzio De Pinto) SAN NICOLA LA STRADA – I Comitati Due Sicilie, di cui è Presidente il noto imprenditore sannicolese Fiore MARRO, partecipano alla protesta organizzata dal movimento politico di INSORGENZA CIVILE che si snoderà sabato 12 febbraio, con un Corteo di auto sulla Tangenziale partenopea per protestare contro l’ulteriore aumento del pedaggio. L’appuntamento è alle ore 9,30 all’ingresso della tangenziale di Capodichino, con assembramento finale davanti alla sede Rai di Fuorigrotta alle 11,30. La Tangenziale di Napoli è l’unica strada urbana d’Italia dove i cittadini sono costretti da quando fu inaugurata nel lontano luglio del 1972, a pagare un iniquo ed esoso pedaggio che è peraltro consistentemente aumentato nel corso degli anni. Nelle previsioni iniziali, all’atto del completamento, tale arteria doveva essere demanializzata, consentendone l’utilizzo gratis, con il passaggio agli Enti pubblici. Invece sono trascorsi 38 anni e l’opera, attraverso modifiche ed ampliamenti, è rimasta sempre nel possesso di una società privata. Con una media di circa 280mila passaggi giornalieri, senza considerare gli altri introiti, la società che la gestisce incassa allo stato, con il solo pedaggio, oltre 80 milioni di euro all’anno, pagati per lo più dai lavoratori, che non hanno alcuna alternativa per raggiungere il posto di lavoro, visto che, in molti casi, essa rappresenta l’unica arteria di collegamento. Il progetto dell’infrastruttura prende vita il 31 gennaio 1968 quando venne firmata una convenzione tra l’ANAS e Infrasud, del gruppo Iri-Italsat, per la costruzione ed il successivo affidamento della gestione per 33 anni del percorso viario. Il pedaggio, nonostante l’accordo sia scaduto, è rimasto, senza motivazioni ufficiali, per 7 anni, dal 2001 al 2008 (a porposito a chi sono andati gli 80 mln di euro l’anno ?). Nel 2008 è stato firmato un nuovo accordo e pertanto ora il pedaggio rimane ufficialmente per finanziare interventi, concordati dalla società di gestione della tangenziale, in zona ospedaliera. La gestione attuale della tangenziale è di competenza di Tangenziale di Napoli S.p.A., società del gruppo Atlantia. Atlantia S.p.A. (già Autostrade S.p.A.) è una società per azioni italiana, costituita nel 2002 ed avente come attività quella di holding finanziaria dell’omonimo gruppo di società attive nella gestione in concessione di tratte autostradali. Il principale azionista di ATLANTIA è la famiglia Benetton. Insomma, pensano i filo borbonici, i soldi del Sud vanno ancora al Nord, come avvenne nel 1860 quando i savoiardi “depredarono” il Banco di Napoli, prima banca per raccolta di danaro in tutta l’Italia dei ducati e granducati vari.
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